Una ricetta Equa e Solidale
Alex Zanotelli è un padre comboniano.
Padre Alex Zanotelli è un missionario comboniano che ha vissuto per 12 anni nella baraccopoli di Korogocho in Kenya, dove sono i più poveri fra i poveri, i più esclusi fra gli esclusi.
E a Korogocho Padre Zanotelli viveva come i poveri e gli esclusi.
Attualmente è rientrato in Italia, ha scelto di vivere in un quartiere popolare di Napoli, e si impegna nell’animazione di gruppi, comunità e associazioni in tutta Italia.
Leggere i suoi libri è un’illuminazione: è accendere la luce e vedere distintintamente le cose che si sono pensate, avvertite, da sempre. E’ quasi una grazia, la certezza di una speranza.
In I poveri non ci lasceranno dormire, ed.Monti, euro 9 scrive:
Il peccato più grave della nostra società è di lasciarsi andare ad un senso di impotenza che sembra aver contagiato tutti. Smettiamola di dire che non possiamo far nulla per cambiare le cose. Se dividiamo i nostri giorni con questo sistema, è perché lo sosteniamo. E comunque tutti viviamo di contraddizioni! Non sono un motivo sufficiente ad abbandonare la lotta.
Quindi, ora tocca a noi: abbiamo una forza immensa, e possiamo farla valere!
Dobbiamo rispondere ora al sistema, sfruttando le nostre potenzialità.
Prima di tutto ricordiamoci che il potere è dell’economia. Questo è essenziale. Ricordiamoci che non sono i politici a decidere: perché a fare le scelte è l’economia. E’ l’economia che decide.
In secondo luogo, se volete riuscire a leggere la realtà in modo critico, è necessario fare prima silenzio. Coloro che credono e coloro che non credono, tutti, di qualunque opinione politica siate, trovate il tempo di fermarvi a riflettere, in montagna, in un monastero, dove volete, da soli o col marito, la moglie, il compagno. Se ognuno di noi riuscisse a realizzare un po’ di silenzio, trovando la pace per guardare intorno, prenderebbe coscienza della follia collettiva e generalizzata nella quale è immersa la nostra vita quotidiana, e vedrebbe la realtà con occhi diversi. Provate ad applicare queste semplici regole nelle scelte quotidiane, ed avrete un cambiamento radicale del vostro stile di vita.
Dobbiamo anche imparare a consumare in modo più attento e critico. Il vero voto, infatti, non è quello politico che daremo quando i potenti di turno ci chiameranno alle urne, ma quello che diamo quotidianamente quando ci rechiamo al supermercato.
Dobbiamo conoscere meglio ciò che compriamo, procurarci le informazioni relative ai diversi prodotti: un ananas che, ad esempio, arrivi dall’Africa, potrebbe essere stato confezionato fa multinazionali che attuano scelte commerciali sfavorevoli alle colture locali, e non assicura agli operai uno stipendio giusto; un giocattolo per il vostro bimbo, potrebbe essere prodotto da altri bambini, quelli tailandesi, che lavorano quindici ore al giorno e sono sottopagati. Comprando l’ananas o quel giocattolo, voi consumatori contribuireste al processo di sfruttamento in atto.
E’ fondamentale che i consumatori riescano ad unire le proprie forze, diventando così abbastanza influenti da spingere verso un cambiamento del sistema. E badate che le multinazionali, apparentemente invincibili, hanno in realtà un terrore dei consumatori organizzati.
Siamo chiamati quindi a fare scelte molto personali. Ma anche le famiglie hanno strumenti per realizzare comportamenti più equi.
Noi abbiamo questo potere. Ce la possiamo fare perché è in ballo l’umanità, è in ballo la vita.
Per la mia famiglia compro abitualmente riso, caffè, cioccolata e moltissimi altri prodotti, solo se so che, così facendo, non reco danno ad altre famiglie, sfruttate per la raccolta, imbrogliate sul peso del prodotto, truffate sui salari.
E quindi, oggi, vi lascio una ricetta buona, semplice in fondo, legata alla tradizione, con un ingrediente importante, un prodotto del Commercio Equo e solidale.
Caponatina con uovo ubriaco
200 g cavolfiore o broccolo
200g sedano
1 grossa cipolla di Tropea
400 g melanzana (meglio le liscie lunghe)
50 g olive verdi
10 uova di quaglia
1 cucchiaiata di capperi salati
2 cucchiai di zucchero
50g cioccolato di Modica dei prodotti Equo e Solidale
un ciuffo di menta fresca
vino rosso robusto q.b.
aceto 1/2 bicchiere
olio per friggere, sale.
Far rassodare le uova. Togliere qua e là qualche pezzettino di guscio. Metterle in una ciotola, coprirle con il vino rosso e lasciarle coperte per 36 ore.
Tagliare le melanzane a fette, lasciarle spurgare sotto sale per un paio d’ore, poi ripulirle, asciugarle con carta e tagliarle a tocchetti.
Mondare e sbianchire il cavolfiore, diviso in cimette, e il sedano tagliato a tocchetti.
Affettare le cipolle.
Scaldare abbondante olio in una pentola capace e friggere leggermente tutte le verdure, poche alla volta, ponendole poi ad asciugare sull’apposita carta.
Caramellare leggermente lo zucchero in un’ampia padella, unirvi le verdure e farle saltare rapidamente, unendo le olive e i capperi dissalati.
Sfumare con l’aceto, salare e spegnere dopo 2 minuti.
Lasciare almeno 6 ore a riposare in un recipiente di coccio.
Suddividere la caponatina nei recipienti individuali, unire l’uovo di quaglia sgusciato e guarnire con pezzettini di cioccolata modicana ( io ho usato quella al paparoncino, una vera bontà!).
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