Anellini.
Da piccola avevo un anellino prezioso, a forma di serpentello. Mi guardava dal suo unico occhio rosso e ne ero incredibilmente fiera.
Da ragazza ormai grandicella mi sono fidanzata con un anello dei baracconi. L’aveva vinto lui, al tirassegno del malinconico Luna Park di un paesino in Emilia . Avrei dovuto capire già da lì molte cose. Aveva la pietra azzurra e l’ho portato al dito fino a che non si è annerito ed è caduto a pezzi. E non solo quello .
Questi anellini non si anneriscono e non deludono: portano con sé suggestioni siciliane. Non vogliono scimmiottare la splendida ricetta originale palermitana (non me ne vogliano le amiche sicule), ma ricordano negli ingredienti e nei profumi, alcune preparazioni tradizionali: la Norma nelle melanzane e nel pomodoro, i “Vruoccoli arriminati” nell’uvetta e nello zafferano.
Gli anellini sono un prodotto di Libera Terra dalla mafia: uso spesso questi prodotti, biologici e buonissimi. Un piccolo aiuto per chi fa tanto per la società, spesso anche correndo rischi personali!
L’insieme ha un sapore delicato e piacevole. Ottimi da portare freddi in un picnic o un pranzo in spiaggia, deliziosi serviti tiepidi a un buffet in giardino.
A noi sono piaciuti tanto. Ditemi un po’ voi!
Timballini di anelletti siciliani.
250g di anelletti siciliani Libera Terra
2 melanzane lunghe nere
un pugno di pinoli
un pugno di uvetta
250g passata di pomodoro
1-2 bustine di zafferano
due cucchiai di olive snocciolate
menta, basilico
olio evo, sale e pepe
Lessare molto al dente gli anelletti. Raffreddarli su una placca precedentemente tenuta in frigorifero.
Grigliare le melanzane, dopo averle tagliate a fette. (Io di solito le friggo, ma questa volta ho voluto una preparazione un po’ più leggera!)
Scaldare la passata di pomodoro, unire la bustina di zafferano ( se vi piace un sapore più deciso unirne due). Lasciarla raffreddare.
Dorare i pinoli in un padellino antiaderente e metterli da parte.
Ammollare l’uvetta.
In una ciotola capiente unire tutti gli ingredienti, tranne le melanzane:mescolare la pasta, il sugo di pomodoro, pinoli, uvetta, olive. Tagliuzzare abbondante menta e basilico.
Ungere gli stampini scelti con un filo d’olio, rifasciarli con le fettine di melanzana grigliata ( o, se non avete nonne e bambini o diete, fritte, che sono ancora più buone!), riempire con il composto di pasta e infornare a 190° per circa 10 minuti.
Se vi piace – a noi no, lo sapete – unite un poco di ricotta grattugiata.