Troffie della Riviera
Uffa! Sono tornata! Stanca morta, ma con la sensazione appagante di aver fatto bene una cosa importante! La mia casina è tutta ripulita per benino: stuccata, carteggiata, imbiancata. Le finestre lasciano passare gioiosamente il sole di Primavera (quando c’è, che in questi giorni, latita un po’), le porte si aprono senza grattare, le piastrelle splendono, i pavimenti – quasi tutti – sono lucidi e dorati…
Il mio quasi nipote è arrivato e ha già riempito la casa di amici e di allegria! Sono stati giorni faticosi, ma divertenti: ci siamo ritrovati in tanti, amici e “professionisti” dell’edilizia, tutti insieme dal mattino all’alba a sera tardi: abbiamo condiviso lavoro e cibo, abbiamo riso e sentito musica ad alto volume. Ho cucinato tanto, per tanti, anzi tantissimi: pastasciutte, torte salate, ecc…niente foto,scusate, avevo le mani impegnate!
Sono tornata, dunque..avete sentito la mia mancanza? noo? beh, peggio per voi, sono di nuovo qui!! 🙂
E oggi vi racconto di una primo piatto con i profumi di sole e di mare.
Le troffie, lo sapete, sono una pasta tipica ligure, che ben si sposa con il pesto, ma che non è monogama: le piace accompagnarsi con erbe di campo, ma anche con pesci e crostacei e non disdegna sughi di pomodoro o ragout.
Le “Troffie della Riviera” le cucina Rosalia.
Siciliana di origine, ha fondato con il marito Antonio una dinastia di ristoratori a Noli, nella Riviera di Ponente.Prima gestori dell’apprezzato ristorante di un noto stabilimento balneare, oggi proprietari del Ritorno, ristorante e pizzeria frequentatissimo, Rosalia e Antonio hanno condito i loro piatti con simpatia ed affettuosa familiarità. Ora che Antonio, purtroppo, non c’è più, a gestire il Ritorno ci sono il figlio Salvatore e la nuora Santa. Ma in cucina c’è sempre lei, Rosalia, con i suoi piatti fedeli alla tradizione ligure, con i suoi ingredienti freschissimi, e con qualche piacevolissimo ricordo della cucina siciliana (la sua pasta con le sarde è da oscar!).
Ho mangiato da lei queste Troffie della Riviera non so quante volte! Qualche variazione, certamente, c’è, ma penso di essere stata abbastanza fedele all’originale. Il risultato? Chiedetelo ai miei ospiti: se ne sono sbafati una quantità mostruosa e poi hanno avuto pure il coraggio di mormorare mestamente: “Finito? Peccato, guarda, me ne sarei proprio mangiato un altro piattino”
Troffie della Riviera.
troffie, 350 g. (o più, a seconda dell’appetito!)
4 scampi
4 gamberoni
20 cozze
3 zucchine piccole
1 cucchiaiata di pinoli
prezzemolo, unciuffo
aglio,1 spicchio
peperoncino fresco, 1
vino bianco secco(meglio Pigato), 1 bicchiere
Olio extra vergine della Riviera Ligure.
Pulire benissimo le cozze e farle aprire in una larga padella,senza condimento. Sgocciolarle e tenerle in caldo. Filtrare la loro acqua attraverso un telo sottile e tenerla da parte.
Pulire bene i gamberi, sgusciandone le code, mantenendole unite alla testa. Pulire bene gli scampi, tagliando con le forbici il carapace partendo dalla coda fino alla testa, lasciandoli però interi.
Tritare prezzemolo e aglio. Affettare un piccolo peperoncino fresco e le zucchine novelle.
In una larga padella versare un bicchiere di olio, unire il trito di prezzemolo ed aglio e il peperoncino. Far scottare appena i crostacei, poi sgocciolarli e tenerli in caldo. Al fondo di cottura unire gli zucchini a rondelle e i pinoli. Far saltare per 2-3 minuti, poi reimmettere i crostacei. Unire le cozze e sfumare con il vino bianco. Unire l’acqua delle cozze filtrata, regolare di sale e pepe e lasciar cuocere a fiamma vivace per pochissimi minuti.
Lessare le troffie in abbondante acqua salata, scolare e unire in padella al condimento. Mescolare bene e servire.
Variante: A volte unisco un po’ di pomododrini freschi al sugo…ma in bianco mi piace di più!