Chicchi…
Portano fortuna, si dice. Tutto ciò che è piccolo e tondeggiante: lenticchie, ceci, uva, appunto. E la melagrana, ovviamente! Da sempre vengono considerati simbolo di prosperità, di fertilità, di ricchezza.
E uva sia. Dolce, dalla polpa zuccherina, profumata di autunno, di cieli sereni, dei caldi raggi catturati al sole estivo.
Uva che accompagna il salato, oggi. Niente di azzardato. Un piatto semplice ed elegante. Buono e serenamente raffinato.
Arrosto di vitella all’uva e rosmarino.
1 kg di arrosto di vitella
uva (preferibilmente moscato), 1 kg
scalogni, 4
rosmarino, un bel ciuffo
vino bianco secco, 1/2 bicchiere
aglio
olio evo
burro
sale, pepe
In una casseruola, rosolare gli scalogni e un rametto di rosmarino in olio e burro. Unire il pezzo d’arrosto e far dorare uniformemente e bene, fino a che acquista un colorito bruno.
Bagnare con il vino bianco e continuare la cottura, coperto.
Pulire e sgranare l’uva. Passare al passaverdura la metà degli acini, raccogliendo il succo in una terrina.
Dieci minuti prima della fine della cottura dell’arrosto, bagnare con il succo d’uva e lasciar restringere il fondo terminando la cottura a pentola scoperta.
In una padella far spumeggiare un pezzo di burro, circa 40 g, con aglio e rosmarino. Unire gli acini lasciati interi e lasciarli cuocere per 3-4 minuti mescolando spesso.
Unire gli acini dorati all’arrosto. Mescolare bene. Affettare, poi servire accompagnando con il fondo di cottura e gli acini.