Un lunedi’ senza.
Ci sono cose che osserviamo, distrattamente, riponiamo in un cassetto e le lasciamo lì. Ci sono notizie che ascoltiamo, commentiamo con favore e poi dimentichiamo, o meglio accantoniamo, in un angolo un po’ polveroso e confusionario della nostra mente. Poi un giorno, dal cassetto o dalla soffitta delle informazioni salta fuori l’oggetto, il fatto e ci pare una scoperta. Un po’ come ritrovare, in un cappotto o in una giacca, riposti in fretta nell’armadio, due banconote frettolosamente intascate e chissà come dimenticate.
L’altro giorno ho scoperto, in quel cassetto della memoria il MFM. Ma certo, non l’avevo dimenticato, solo spinto un po’ più in là. Mi piace, quest’idea non certo risolutiva, ma potente e simbolicamente molto forte: una giornata alla settimana senza consumare carne.
Che il nostro mondo sia profondamente ammalato, lo sappiamo, ma pare siamo insensibili, pare che la cosa sia liquidabile facendo spallucce: non è un nostro problema, se ne occuperanno altri. Ed invece, sostiene Sir Paul McCartney, si, proprio lui, l’ex Beatle in persona, e con lui scienziati ed esperti. La campagna è stata lanciata nel 2009, e solo nel 2010 ha preso piede, prima attraverso il web, quasi timidamente, poi è stata raccolta da grandi chef londinesi, quali Jamie Oliver, Pierre Gagnaire, Bryn Williams, Anthony Demetre, Adam Byatt e Giorgio Locatelli, che nei loro frequentatissimi ristoranti propongono, il lunedi, menù vegetariani.
Aderire all’MFM è semplicissimo: al lunedi, non mangiamo carni. Ma pasta, verdura, frutta, legumi, cereali, quiches e mille altri piatti deliziosi. Senza carni!
In fondo, come in tutte le cose, ci vuole poco!
Nei prossimi lunedi, vi proporrò ricette senza carne: farà bene a noi e all’ambiente, senza perdere in gusto, colore e profumi. Oggi comincio con un dolce. Bella forza! E’ evidente che nel dolce non ci siano carni!
E’ vero, è vero! Ma sono giorni in cui mi nutrirei soltanto di dolci, vi capita mai?Alla faccia della dieta, ma chi se ne importa! E poi a me questo dolcino velocissimo piace da matti. Ci si mette davvero poco a prepararlo, è gustoso e di stagione, salva il dessert in cene dell’ultimo momento, è un attimo prepararlo per un languore improvviso. Potete decorarlo in vario modo (vedi ricetta). Io l’ho servito, in fretta, al naturale e l’ho fotografato, ahimé altrettanto in fretta.
Mini tatin alle pere.
2 pere
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di cannella
1/2 bicchiere di rhum
pasta sfoglia
4 stampini monoporzione
Accendere il forno a 200°.
Stendere la pastasfoglia sottile (meglio se fatta in casa, ma anche quella comprata al super va benissimo!) e ricavarne quattro cerchi di dimensioni appena superiori agli stampini che vogliamo utilizzare.
Sbucciare e ridurre in dadini le pere.
In una padella antiaderente sciogliere lo zucchero e saltare le pere pochi secondi, spolverizzare con la cannella e fiammeggiare con il rhum. Togliere dal fuoco e lasciar freddare. Trasferire le pere negli stampini monoporzione , chiudere ogni stampino con un cerchietto di pasta sfoglia bucherellata e infornare fino a che la sfoglia sarà ben dorata.
Potete finire con una spolverata di zucchero a velo o di cacao, una cucchiaiata di panna montata o una pallina di gelato alla vaniglia e un filo di topping al cioccolato .