Faraona d’autunno con finte pere di patate ai funghi

Desperate housewife!


(foto internet)

Mi spiegate perchè quando si dice “conserva di pomodoro, marmellate e confetture” l’immagine che ci appare è quella di una graziosa signora avvolta negli aromi più squisiti, mentre ordinate file di barattolini, ripieni di mille bontà, si allineano ordinati e graziosamente guarniti, sugli immacolati scaffali della linda cucina?

Sono tre giorni che combatto con quasi 200 Kg di pomodori, che rifiutano categoricamente di trasformarsi in passata, poichè più ne cuocio, ne passo, ne imbottiglio, più sembrano moltiplicarsi, in una specie di miracolo alla rovescia. La mia cucina sembra un mercato ortofrutticolo in piena riorganizzazione: peperoni, cipolle, carote, erbe odorose e melanzane occhieggiano dalle loro cassette, sfidandomi a domarle! Continuo ininterrottamente a lavare pile di casseruole, mentre due mostruose, gigantesche pentole da ristorante ribollono, sterilizzando i barattoli già colmati. Ho la schiena dolorante e l’aroma di un San Marzano: nello sguardo ironicamente compassionevole delle mie figlie leggo ma chi glielo fa fare ? E oggi la fotografa me l’ha proprio chiesto: ma non si possono comprare, i barattoli di conserva, come fan tutti? Ho iniziato a spiegare della bontà, la genuinità, il risparmio..ma dopo le prime tre parole bofonchiate, ho visto quel lampo di sarcasmo e di pietà, mi è partita una fitta alla schiena e ho detto “Sgrunt!”. Ma lei ha capito!

Così, questa sera, ho sospeso l’alacre impegno di operosa formichina e ho preparato alle ragazze un piatto ben cucinato ( da due giorni mangiamo un po’ così!) e piuttosto intonato con questo tempo piovoso, autunnale ed anche un po’ freddino.
Ho trovato le ricette, parecchi anni fa, su Cucina Italiana e A Tavola.
E io le faccio così.

Faraona d’autunno con finte pere di patate ai funghi.

per la faraona:

1 faraona di circa 1kg
tè nero, una tazza grande.
uva bianca e nera, 200g
1 mela grande
olio e.v.o.
burro
sale e pepe

Pulite e asciugate la faraona. Salatela sia all’inteno che all’esterno e fatela rosolare uniformemente, in olio e burro, in una casseruola che possa andare in forno.
Trasfritela in forno caldo, a 180°, e cuocetela per circa 45′, bagnandola regolarmente con il té nero (nella ricetta originale il té era mescolato a brodo, ma io lo preferisco così). A cottura ultimata togliere la faraona dal forno, estraetela dalla teglia e tenetela al caldo.
Unite al fondo di cottura gli acini d’uva lavati e la mela sbucciata e tagliata a spicchi. Salate, pepate e fate restringere la salsa a fuoco basso, mescolando. Tagliate la faraona a pezzi e servitela con la frutta e la salsa di cottura.

per le finte pere:

patate, 600g
funghi porcini, g 100 ca.
1 tuorlo
parmigiano
aglio
timo
olioe.v.o.
noce moscata,sale,pepe
Impanatura: pane grattugiato g 80,2 uova,farina g 50,latte 1 cucchiaio

Lessate le patate in abbondante acqua, pelatele e passatele nello schiacciapatate. Mescolatele con sale, pepe, una grattugiata di noce moscata, i tuorli e un cucchiaio di parmigiano grattugiato. Tritate grossolanamente i porcini. Scaldate 1 cucchiaio di olio con 1 spicchio di aglio, aggiungete i funghi e fateli saltare a fuoco vivace per 5′. Spegnete, salate, pepate e profumate con qualche foglietta di timo. Modellate l’impasto di patate a forma di pere e farcitele con i porcini. Impanatura: battete le uova, senza montarle, con 1 cucchiaio di latte. Passateci dentro le “pere”, poi infarinatele. Ritrasferitele nell’uovo, quindi impanatele nel pane grattugiato e ripassatele un’ultima volta nell’uovo. Foderate una teglia con carta da forno, appoggiateci sopra le “pere”, quindi infornatele a 180°C per 10′ circa. Prima di servire, aggiungete ad ogni “pera” una piccola foglia di alloro.

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