Pane casereccio delle Sorelle Simili

Pane casereccio delle Sorelle Simili


Questa volta sono proprio soddisfatta! Il lavoro è un po’ lungo, ma il risultato è stato davvero gratificante! Un pane morbido, soffice, dalla crosticina leggera, un’alveolatura minuta. E poi buono,buono, buono! Niente sapore acre di lievito, ma un aroma leggero e un gusto delizioso.
La prima fetta è sparita così, per assaggio, poi un’altra per la prova burro. Non sapete cos’è? Un poco di burro spalmato e via! Se passa questa prova il pane è davvero buonissimo..e questo l’ha passata alla grande…la prima pagnotta è già sparita…

Pane casereccio delle Sorelle Simili.

Primo lievito.
25 g lievito madre
50g di farina
25 g acqua

Fare una piccola fontana e sciogliervi al centro il lievito con l’acqua, impastare e lavorare a lungo. Fare una pallina e praticare un taglio a croce sulla superficie superiore che sarà utile per giudicare quando la pasta sarà lievitata (il taglio sarà aperto a fiore). Mettere la pasta in una tazza coperta vicino ad una fonte di calore. Riposerà dalle 3 alle 4 ore.

Secondo lievito.

il primo lievito
100g di farina
45g di acqua

procedere come per l’impasto precedente

Terzo lievito.

il secondo lievito
250g farina
120g di acqua

Procedere come per l’impasto precedente.
Quando saranno passate le 3-4 ore prevste per la lievitazione, potrete cominciare l’impasto vero e proprio.

Impasto finale.

il terzo lievito
800g di farina
400g di acqua, circa
80g di olio
20g di sale

Fare la fontana, mettete al centro gli ingredienti. Fate attenzione a sciogliere molto bene il lievito con l’acqua e impastate il tutto. L’impasto dovrà essere consistente.
Dividetelo in quattro pezzi, formando dei grossi barili. Fatelo lievitare per almeno 3-4 ore al caldo. Infornate a 220°, abbassate subito a 200° e cuocete per 10 minuti. Abbassate ancora a 180° e cuocete per altri 30-40 minuti. ( da Margherita e Valeria Simili, Pane e roba dolce, ed. Vallardi, pag.142 e seg.)
Prima di infornare io ho inciso profondamente i miei “barilotti”, con una lama sottile, cosicché si aprissero cuocendo.

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