Il mio pane per il World Bread Day.
Io non sono un granché come panificatrice. Tra me e il Lievito Madre c’è una sorta di rispettosa diffidenza. Lo sfamo regolarmente, gli parlo, come faccio con le mie piante, hai visto mai che con un po’ di confidenza, mah.
Lo regalo volentieri: pezzetti di vita che passano di mano in mano, di forno in forno. Faccio il pane con ostinata volontà ed impegno.
I risultati sono sempre mediocri. Ma io non cedo. Finirò con l’imparare.
Sarà che mi ci sono messa d’impegno, sarà che sono felice, e come le piante, il pane secondo me percepisce i sentimenti delle mani che lo accarezzano, ma questa volta il risultato mi ha soddisfatto.
E’ un pane buono, saporito, morbido e profumatissimo…
E questo è il mio piccolo contributo al World Bread Day, un appuntamento voluto fortemente da Zorra, a cui volentieri partecipo.
Pane integrale ai semi di lino e profumo di rosmarino.
300g di lievito madre rinfrescato due volte
450 g farina integrale
150 g farina 0
200g acqua tiepida
15 g olio evo
1 rametto di rosmarino
15 g sale fino
Semi di lino
Racogliere i semi di lino in una ciotola con poca acqua e lasciar in ammollo almeno un’ora.
In un pentolino scaldare l’olio con il rosmarino. Appena comincia a sfrigolare spegnere e lasciar freddare. Poi filtrare.
Sulla spianatoia mescolare le due farine, fare un buco al centro, unire il lievito madre e l’acqua tiepida, poi l’olio raffreddato. Spargere il sale sui bordi esterni. Impastare partendo dal centro, sciogliendo bene il LM con l’acqua tiepida e l’olio, aggiungendo pian piano la farina.
Impastare bene, a lungo. Poi formare tre lunghi filoncini.
Spargere i semi di lino umidi sulla spianatoia. Passare la superficie dei filoni sui semi di lino, poi formare una treccia. Mettere in luogo fresco (18°) a lievitare per 6-8 ore.
Infornare a forno caldo, 220° per 10 minuti, poi abbassare la temperatura a 180° e cuocere per 50 minuti.
Inserire una ciotola d’acqua nel forno, appena acceso e spruzzare acqua appena prima di infornare: