Una giornata un po’cosi’.
Ti alzi di primo mattino, che la passata di pomodoro deve essere imbottigliata. E alle 17 dovete essere in città, a portare la piccola ad un ciclo di conferenze. Improrogabili. Imprescindibili.
Passata che sobbolle, vasetti in forno a sterilizzare. Ci sta un caffé.
Arriva il meccanico, che l’auto di tua mamma ha la batteria a terra.
Metti dentro i cani, che se no se lo mangiano vivo. Abbaiano forsennati, mentre lui ti comunica, serafico, che la batteria è defunta. Bisogna cambiarla, certo, ma arriverà, se va bene, tra quindici giorni…ecchecaspita…Il meccanico se ne va, tutto fiero della bella notizia che ha comunicato. I cani escono infuriati. E abbaiano. Tanto per cambiare!
Invasate e ponete i vasi a testa in giù. Si fa tardi. Dovete ancora cucinare e portare il cibo in spiaggia. Chiuder casa, con tutta la menata del rimetti dentro i cani/rimetti fuori i cani che già conoscete…
Tutto pronto. Mi vesto. Tacchi alti. Un filo di trucco…ecchediamine, vado alla conferenza pure io! Un po’ di chic!
Già che ci sono porto in città un po’ di cose che qui non servon più…la piccola collabora, aiuta, trasporta…
Arrivo, affetto l’arrosto e ci sono!!! Ci sono un’accidente! Un bello schizzo sugoso sul vestito!
Corro in camera, mi cambio abito, ma questo non va più bene con le scarpe, ovviamente, e con la borsa…ecco, ci sono…un po’ di profumo…
Chiudi casa, l’allarme. Ci siamo. Il cestino del pranzo è già in auto, con..
Mamma, le chiavi della macchina NON erano nella tua borsa, vero?
Le chiavi della macchina ERANO nella mia borsa. Ora chiusa. Inesorabilmente. Con le chiavi dentro. E con i documenti. E le chiavi della casa in città. E ora?
E ora le provi tutte, con ganci, e preghiere…poi passi alle maniere forti…riesci a recuperare la borsa, le chiavi. Ora tocca pulire. Torni in casa. Aspirapolvere. Telefoni a tua madre. E’ tardissimo, mangiamo qui.
Riordini, in fretta. In fretta. Troppo in fretta. Apri l’anta del pensile, e ti vola giù una boccetta d’olio. La salvi, afferrandola al volo. Fantastico, sei un giocoliere nato. E non lo sapevi!
Sorridi, poi ti guardi il vestito. No, non ci credo.. Son quasi le 16. Ti cambi di corsa. Vestito, la borsa …le scarpe van bene queste ecchissene…
Siamo in auto, ragazzi forse ce la facciamo….in autostrada, ridiamo su quel che ci è capitato…ma che ti ridi cosa! Un’auto della polizia stradale, non sappiamo perché, le quattro frecce accese come un disco volante, è in mezzo alla carreggiata e fa procedere tutti a 40 km/h…non arriveremo mai!
Arriviamo che son le cinque passate da poco. Lasci la piccola alla conferenza. Vai tu, io vado a casa a scaricare…
Si ritorna qui a notte fonda. “Che giornata, eh mamma! Buona notte!” “Buona notte, tesoro!”
Il cellulare, bianco, nuovo nuovo, sguscia dalla tasca e plof, un tuffo carpiato, splendido, perfetto, dritto dritto nel…bè avete capito, vero?
Non ho la forza di mettermi a piangere!
Crispy duck with cranberries and long and wild rice (Anatra croccante con mirtilli rossi e riso long and wild).
2 petti d’anatra
6 scalogni
90 di cranberries essiccati
1 bicchiere di vodka (o cognac a piacere)
250g riso long and wild
timo
olio evo
sale e pepe
Mettete i cranberries in una ciotola con un poco di vodka (o cognac o sherry, come preferite) e lasciateli rinvenire.
Pulite i petti d’anatra, asciugateli bene ed adagiateli, dalla parte della pelle, su una padella antiaderente caldissima . Lasciateli rosolare bene, perchè diano via tutto il grasso della pelle, divenedo ben croccanti. Ora voltateli, proseguendo la cottura dall’altro lato ed aggiungendo gli scalogni, puliti e tagliati a metà.
Intanto lessate il riso long and wild in acqua bollente salata per circa 15 minuti ( o secondo indicazioni sulla confezione).
Dopo circa 10 minuti di cottura, sfumate l’anatra con la vodka rimasta, salate ed unite i cranberries, sgocciolati.
Cuocete ancora cinque minuti, unite il timo e spegnete. Controllate di sale e pepe. Lasciate riposar e qualche minuto, poi affettate.
Disponete i petti d’anatra affettati accanto al riso e guarnite con timo fresco.