Visite.
Riscopro la mia città, ogni volta che ne percorro le strade a naso in sù, accompagnando amici in visita. Ieri è arrivata Eli/Fla e Genova l’aspettava distesa al sole, scintillante della luce del suo mare, aperta ed accogliente come sa essere quando la si guarda con amore. Tra poco, dopo il secondo caffè, prenderemo l’ascensore, quello di Caproni e del Paradiso, e scenderemo tra i suoi vicoli d’ardesia e di sale, entreremo in piccoli negozi di spezie, gireremo nel suo mercato colorato, staremo in silenzio, rapite, nelle sue chiese ombrose e splendide.
Tra poco scenderemo al porto, quello antico e scintillante di scaglie di mare, tra alte palme, turisti e bambini di ogni colore che pattinano sul ghiaccio, ad un passo dal mare. Prenderemo un aperitivo al bar sulle chiatte, ci volteremo a guardare Sottoripa, con il sole che scalda e i gabbiani che garriscono tra le sartie delle barche ancorate.
Un piccolo anticipo di Primavera, come Genova ci regala, ogni anno. Le mimose fiorite. Le violette tra le crepe dei muri delle crose più ardite.
Un piccolo anticipo di Primavera anche per questi piccoli antipasti. Quasi un gioco.
I primi agretti, chiamati anche barba di frate, e piccole uova di quaglia.
Cocottine di barba di frate con uova di quaglia.
Barba di frate (o agretti), 1 mazzo
uova di quaglia, 4
burro, una noce
parmagiano reggiano grattugiato, q.b.
sale, pepe
Lavare molto bene la barba di frate, eliminando le radici. Disporle nel cestello per la cottura al vapore e farle lessare. Sgusciare le uova di quaglia in una ciotola.
Formare con le barbe di frate caldissime un piccolo nido in ogni cocottina imburrata. Far scivolare un uovo di quaglia nell’ncavo al centro del nido. Salare, pepare e spolverare con un poco di parmigiano.
Passare in forno caldo (180°) per pochi minuti.