C’era una volta una Rossa Melagranata…
E’ nata così, come per caso.
E’ ancora piccola, ha appena iniziato a camminare da sola. Un’amicizia nata su un post, con un clik. Ha aperto gli occhi e ha sorriso. Per un poco è rimasta nella culla di pagine virtuali, negli scambi di commenti e di consigli. Poi ha cominciato a gattonare, tra mail private e qualche timida telefonata. I primi passi, incerti ma entusiasti, li ha mossi qualche mese fa, con chiacchiere ridenti al telefono, ad accompagnare una trasferta Roma-Genova. E poi, davanti ad una tazza di té, il raccontare e raccontarsi, legate dalla stessa passione, diverse in mille cose: una alta, l’altra no; una giovane, l’altra…mica tanto; una rossa, l’altra no; una russa, l’altra no.
Giulia è arrivata a casa mia sorridendo, timida e dolcissima: lunghe mani morbide, languidi occhi grigio dorato e una volontà di ferro. Racconta il suo Paese, che io tanto amo, e se stessa. E’ lieve ed intensa. Io le racconto della mia nonna svedese, ma vissuta in Finlandia, e ci diciamo fiabe e tradizioni comuni, cibi che hanno accompagnato la nostra infanzia e che è bello, oggi, poter donare alle nostre figlie.
Quando ho letto del contest di Genny, Aggiungi un blogger a Tavola,
in collaborazione con KitchenAid, Davide Nonino e Mammafelice, che ci chiedeva di raccontare a due voci un’amicizia nata sul web e consolidata dalla comune passione per la cucina, e poi di preparare, magari insieme, la stessa ricetta, Giulia era in viaggio. Poi è tornata ed è subito ripartita. Ci siamo risentite ieri mattina: pochissimo tempo alla scadenza, ma la voglia comune di mettersi in gioco, di divertirsi, con una ricetta originale, non casuale, ma che possa raccontarci. Noi, le nostre storie, la nostra amicizia
Ed allora un antipasto, piccolo e tenero. Un anticipo del pranzo, un inizio: un sapore morbido, ma deciso.
Il salmone e il pane nero: un poco delle tradizioni delle nostre famiglie, quello che abbiamo in comune.
La melagrana: il nome del mio blog e rossa, come Giulia, la Rossa. Benaugurante e festosa, che riproponga, in un tocco appena, il clima del Natale.
Come è nata la ricetta? Al telefono. Davanti ai banchi del supermercato e ai fornelli, è stato tutto un Che dici aggiungo questo? Metteresti un po’ di quello? E se facessimo…
In questi due giorni ci siamo inviate decine di mail con foto allegate…ecco il risultato è questo. Ma anche molto di più… è la ricetta di un’amicizia che sta diventando grande, il sapere di poter contare su qualcun altro, la generosità e l’affetto.
Quando ho saputo del Contest di Genny “Aggiungi un blogger a tavola” in collaborazione con KitchenAid , Davide Nonino e MammaFelice, non sapevo se partecipare o no. E’ vero che grazie al mio blog sono riuscita a creare tanti bei rapporti, soprattutto nell’ultimo anno, e avrei voluto invitare più di qualcuno per condividere una semplice cena o un pranzo sontuoso. E poi non ci pensavo più: tra una lezione di cucina russa e una di cucina italiana, tra un viaggio a Mosca e una vacanza a Praga non avevo tempo per concentrarmi sulla questione e stavo per lasciar perdere, e poi..
Questo è quello che scrive Giulia..andate da lei a leggere il resto
Two salmon cake.
2 fette di pane di segale
50 g di burro
150 g di salmone affumicato
200 g di salmone fresco
1 scalogno
1 mazzetto di aneto
2 cucchiai di vodka
2 cucchiai di succo di limone
sale
chicchi di melagrana
vodka ghiacciata
Tagliare il pane di segale a cubetti e farlo seccare nel forno; tritare grossolanamente e mescolare con il burro ammorbidito
Tritare a coltello il salmone fresco, condire con sale, succo di limone, vodka e scalogno tritato finemente, lasciare a marinare per 20-30 minuti
Tritare a coltello il salmone affumicato, mescolare con un cucchiaio di aneto tritato
Porre il coppapasta (quadrato o tondo) sul piatto, mettere 1/4 di composto di pane di segale e pressare
Aggiungere 1/4 di salmone affumicato e pressare, poi – 1/4 di salmone fresco, pressare e togliere il coppapasta
Decorare con l’aneto e i chicchi di melagrana
Servire con un bicchierino di vodka ghiacciata