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Pizzoccheri con zucca, trevisana e noci brasiliane.

Ohne kӓse.

 

 

La cosa più difficile, quando siamo in montagna, è ordinare una pietanza.
Al termine di una lunga passeggiata, stanche ed affamate, entrate in un bellissimo rifugio, pieno di profumi e di calore. Vi sedete ad un tavolo coperto da una tovaglia colorata, ad esempio accanto alla finestra da cui si scorgono le cime innevate, i prati fioriti o il ruscello che scorre a valle, diciamo. Vi sfilate la giacca a vento, posate lo zaino pesantissimo – ma che ci portiamo detro ogni volta? – accanto a voi e contemporaneamente fate scorrere sul tavolo il menù: ecco, prendo questo, vi dite, ignare delle conseguenze.
Alla cameriera gentile che vi dà il buon giorno con un sorriso comunicate la vostra scelta, poi, sottovoce, aggiungete: senza formaggio, per favore.
Si fa silenzio in sala, il sorriso della cameriera sparisce, gli sguardi sono tutti su di voi, attoniti: senza formaggio?  Ohne kӓse? ripete lei a voce alta, incredula e disgustata. Le luci si sono smorzate, tutt’attorno: c’è un faro di disapprovazione che vi illumina, impietoso.

Ogni volta ci sentiamo inadeguate, noi di Casa Melagranata. Ci perdiamo, lo sappiamo, sapori e profumi…che però proprio non ci piacciono (e comunque ci farebbero pure male ).
E ci perderemmo anche tante ricette, tantissime, se non trovassimo delle alternative! Casalinghe, of course!
Come per i pizzoccheri, che a noi piacciono da matti, ma che tradizionalmente, sono accompagnati da un condimento a base di verdura e formaggio Casera.
Domenica li abbiamo mangiati così, con verdure colorate e morbide, profumate di noce moscata. Se avanzano, ma è difficile (noi per farle avanzare, ne abbiamo preparato una quantità bastevole per un esercito!) li condisco con una bechamelle morbida, cosparsi di parmigiano reggiano (è l’unico formaggio che mangiamo!)  e li faccio gratinare in forno. Sono fantastici!

Ovviamente questa pietanza è dedicata ai piccoli di Rocchetta Vara.


Aggiornamento del 30 settembre 2013: questa ricetta partecipa alla raccolta  Salutiamoci ospitato da Sabrina di Les Madeleines di Proust

Pizzoccheri con zucca, trevigiana e noci brasiliane.

 

320 g di pizzoccheri
250g di zucca, pulita e tagliata a cubetti
1 cespo di radicchio trevigiano
scalogni, 2
noce moscata
erba cipollina
olio evo

Lessate i pizzoccheri in abbondante acqua salata.
In una larga padella, rosolate in olio evo gli scalogni, unite la zucca e fate rosolare piano, in modo che non si scurisca, per circa 10 minuti. Aggiungete il radicchio ben lavato e tagliato sottile, fatelo saltare pochi minuti,  poi unite una bella grattugiata di noce moscata e le noci brasiliane spezzettate .
Scolate i pizzoccheri e versateli nella padella, con un cucchiaio della loro acqua di cottura. Mescolate bene e cospargete con l’erba cipollina, tagliuzzata con le forbici.
Se volete, servite su foglie di radicchio, a decorazione.

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Noci del Brasile – proprietà.

Le noci del Brasile sono i frutti della Bertholletia excelsa, conosciuta come noce del Brasile o noce amazzonica.
Sono estremamente proteiche ed energetiche.
Sono apprezzate per l’elevato contenuto di vitamina E e di acidi grassi polinsaturi ma, a distinguerle dagli altri semi oleosi (altrettanto ricchi di sostanze nutritive), c’è soprattutto l’altissimo contenuto di selenio. Questo minerale è un potentissimo antiossidante e combatte i radicali liberi, causa dell’invecchiamento oltre che di diverse patologie. Ha inoltre effetti antitumorali, antivirali e immunostimolanti. Per comprendere appieno l’importante contributo che questi semi danno al nostro organismo basta pensare che gli esperti raccomandano un’assunzione giornaliera di selenio pari a 200 microgrammi, ovvero la quantità contenuta in appena 2 noci del Brasile. (da http://www.cure-naturali.it )

Comments 11

  1. Ciccia

    Io adoro i pizzoccheri, buonissima questa ricetta. Mio marito e’ giapponese e allora cucino spesso anche gli spaghetti soba, che sono fatti appunto con il grano saraceno che ha molti minerali, ferro, fosforo etc. Ciao da una siciliana a Roma!

  2. Ciccia

    Buonissima questa ricetta! Mio marito é giapponese e allora uso molto il grano saraceno, gli spaghetti soba per esempio, che sono fatti appunto con il grano saraceno. Ciao da una siciliana a Roma!

  3. Ely

    hai ragione in montagna soprattutto nei rifugi non si cucina senza formaggio…. ma questi pizzocheri sono innovativi e molto molto appetitosi! un bacione

  4. Fabio

    L’importante è assecondare il proprio gusto ed evitare i prodotti che ci fanno male.
    Un’alternativa si trava sempre.
    Fabio

  5. Babi

    Che bella alternativa, colorata e gustosa. Anche mia nonna non mangiava nessun formaggio, quindi anch’io cercavo sempre di modificare le ricette eliminandolo. Magari a me non piacesse!!! A presto, Babi

  6. Symposion

    buoni anche in questa versione cheese-free 😀
    e poi le verdure mi piacciono davvero tanto!
    ho appena postato anch’io per i bambini di Gulliver 🙂
    buona serata

  7. Barbara

    …tempo fa anche io mi sentivo inadeguata……ora no. ora so. e mi sento meglio, molto meglio 🙂
    La ricetta è splendida, mi piace moltissimo complimenti 🙂
    Barbara

  8. Post
    Author
    Patrizia

    @Ciccia: Grazie! Ho mangiato gli spaghetti soba e sono molto buoni! Ciao a te e alla Sicilia!!
    @ely: non dirmelo..facciamo lo slalom tra bitto e graukase!! 😀
    @Fabio: Verissimo!!!
    @Babi: 😀 Guarda, io inciccionisco anche senza formaggio…;)
    @Symposion: Grazie, Gio. Ho visto la tua ricetta, grazie e..caspita che buona!!
    @Barbara: Sai che hai ragione…è proprio il punto di vista e l’atteggiamento … dal momento in cui ci sentiamo liberi da condizionamenti e senso di inferiorità si vive benissimo 😀 😀 😀

  9. chery95

    ciao io sono una ragazza della valtellina e studio per diventare cuoca se provaste ad assaggiare i veri pizzocheri valtellinesi queste ricette non le guardereste neanche più … provate ad assaggiarli =) ciao ciao

  10. Post
    Author
    Patrizia

    @chery95: Ciao Chery: come spiego nel post, non possiamo mangiare formaggio. Amiamo moltissimo i pizzoccheri (che spesso rifaccio a casa, mantenedo la ricetta originale ed eliminando il bitto o il casera.) E proprio perché li amiamo moltissimo, abbiamo provato anche a riproporli in altre vesti! Credo che ci si possa anche allontanare da una ricetta tradizionale, se lo si fa con rispetto ed attenzione, senza presunzione.
    Un caro saluto a te ed alla Valtellina!

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