8

Zuppa di cipolle.

Lacrime e profumi.

 

E’ inutile. Le ho provate tutte. Facendolo sott’acqua, ad occhi semi-chiusi, trattenendo un sorso d’acqua in bocca, utilizzando diversi tipi di coltelli,  perfino indossando la maschera da sub.. non c’è niente da fare. Ogni volta và a finire che piango.
Scusate, ma che avete capito? Nessuna risatina ammiccante, please! Io parlavo di tagliar le cipolle!
E per fare questa zuppa, ne servono di cipolle. E pure di lacrime. E si, un po’ di odore olezza per casa, nonostante ogni precauzione.
Ma ne vale la pena. Perché è una zuppa densa, morbida, coccolosa .
Questa poi è stata cucinata l’altro giorno, per il compleanno del quasi-genero che l’adora.
Come tutte e cose semplici, ha bisogno di cura, di tempo e di amore.

—————-
La zuppa di cipolle è presente nelle cucine di varie parti del mondo. La più famosa è certo quella francese, cibo preferito dai facchini dei Mercati Generali delle Halles, a Parigi, per riscaldarsi nelle albe gelide. Nei primi anni del ‘900 divenne una moda, per i ricchi nottambuli della città, consumare una ciotola di questa zuppa fumante nei bistrot della zona, che ancora oggi, pur se il mercato è stato da anni spostato altrove, ne offrono versioni squisite.
—————
Alcune note imprescindibili:
– Curate la lentissima caramellizzazione delle cipolle: non abbiate fretta. Le cipolle devono rilasciare i loro zuccheri con calma, dolcemente, senza mai bruciare. Solo così la zuppa sarà davvero indimenticabile.
– Il brodo deve essere di carne. Niente dadi, per carità, nè scorciatoie. Essendo in origine un piatto povero, poverissimo, il brodo era fatto con gli scarti della carne di manzo e di bue. La coda è la parte più adatta: aggiungetene un bel pezzo, accanto a muscolo e punta di petto. Il vostro brodo sarà denso e ricco di profumi.
– Io non faccio gratinare la zuppa. Quasi mai. Preferisco unire i formaggi sulla superficie delle ciotole e lasciarli fondere dolcemente.

Zuppa di cipolle.

 

cipolle bianche, 6
burro, 100 g
farina, 2 cucchiai 
brodo di carne, 1  l e mezzo  (preferibilmente di coda di bue)
pane in cassetta, 4 fette
parmigiano grattugiato, qb
gruyère grattugiato, qb
alloro, 1 foglia (se vi piace)
sale, pepe nero.

Affettate sottilmente le cipolle; in una casseruola fate fondere  60 g di burro, unite le cipolle e rosolate molto a lungo, dolcemente, finchè assumono un colore dorato, ma curando che non tostino, nè tanto meno brucino.
Spolverizzate con la farina  e mescolate ancora, facendo brunire il composto; unire la foglia d’alloro e il brodo bollente e lasciar cuocere coperto, a fuoco lento, per circa 20 minuti. 
Intanto preparate i bastocini di pane: sovrapponete le fette ed eliminate i bordi. Tagliate a bastoncino (o come vi piace) e fate dorare nel burro rimanente, in una larga padella.
Suddividete la zuppa nelle ciotole individuali (o in una larga zuppiera), disponete le fettine di pane, cospargete con i formaggi grattugiati e, se volete, fate gratinare pochi minuti sotto il grill rovente.  
Servite con una generosa macinata di pepe nero.

—————
Chiedo venia per la foto: è stata fatta di sera, in fretta, mentre incitavo la fotografa a sbrigarsi, che era pronto in tavola. Luci pessime e pure il riflesso della fotografa nella ciotolina!

Comments 8

  1. ettore

    Un tuffo a Parigi dove anche noi qualche volta abbiamo bighellonato….dopo la zuppa però di solito mangio lo slendido zampino di maiale…tanto per soffrire un pò… ciao

  2. Post
    Author
  3. Alessandro

    Ciao Patrizia, hai mai provato a tenere un cucchiaino di metallo in bocca mentre triti la cipolla? Funziona!

    C’e’ un pensierino per te nel mio blog, una cosina divertente che fara’ piacere a te ed ai tuoi lettori…

    /Alessandro dalla fredda Stoccolma

  4. Deborah

    Tesorooooooooooooooooo!!!! Mi manchi da morire, e non posso scappare a Genova da te perchè questa stagione sembra non voler finire mai ( non lamentiamoci che stagione significa lavoro e sicchè soldini da dare allo stato…). Questa zuppa sembra golosa, la provo appena posso;)!
    Bacioni
    Deborah

  5. comidademama

    Da quando ero piccola (dal Manuale delle Giovani Marmotte, pensa!) io mi bagno il naso con l’acqua, inumidendo bene la parte intorno alle narici. Funziona! Solo che poi il naso mi prude, io mi asciugo con un fazzoletto senza pensarci e torno a piangere come una fontana.

    🙂

  6. Post
    Author
    Patrizia

    Alessandro: Quella del cucchiaino non la sapevo! Proverò! Grazie.

    Deborah: Deb, cara. Appena puoi scappa, qui ti aspettiamo! Un abbraccio grandissimo!

    Comidademama: 🙂 Mi sa che non ci sia niente da fare… le cipolle fan piangere. Punto. 😀 E chissà, forse il fascino di questa zuppa è anche nelle lacrime di chi la cucina. Con amore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *