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Dolce di vaniglia e marroni (senza farina, senza lievito e senza latte)

Dolce di vaniglia e marroni, senza farina, senza lievito e senza latte.

Non mi sono impazzita. Ho ben visto che è arrivata la Primavera. E sì, lo so che ora è tempo di erbe profumate, pisellini, asparagi e  violette.
Succede però anche a voi, forse, di avere la dispensa ancora abbastanza piena di sacchetti di farine varie, che o saranno utilizzate entro breve o diverranno luoghi di villeggiatura per deliziose farfalline, di barattoli di conserve in scadenza, di pacchetti di ingredienti rarissimi, decisamente invernali, che vi eravate dimenticate di aver comprato, sull’onda di un ” cucinerò piatti divini e stupirò i miei ospiti”, di decine di preziosi sali, pepe, olii, o vattelappesca-cose che bisognerà decidersi a far fuori.
Altro problema: i libri. Quelli di cucina, intendo, che degli altri ne divoro quantità spropositate. Quelli di cucina, li compro. Poi li sfoglio… e li metto nello scaffale. Alcuni, in verità, son logori, da tanto son stati usati. Ma altri, semplicemente, me li dimentico. E magari sono anche interessanti, chiari e con ottime ricette: come questo dei Lauredon, Dolci fatti in casa, che ho ripreso in mano l’altro giorno, per far due foto a un’amica che chiedeva lumi, in vista dell’acquisto. L’avevo comprato, ne avevo provato qualche ricetta e poi me l’ero dimenticato, ahimè. Mentre lo sfogliavo, a sera, sono inciampata in questo dolce, perfetto per quei pacchetti di castagne sottovuoto, che stazionavano nel mio frigo, aspettando tristemente una fine più gloriosa della dimenticanza. La ricetta è così semplice che mi ha convinto a provare, anche per l’assoluta mancanza di farina, cosa che mi ha permesso, oggi, di offrirla a una cara amica che ha scoperto da poco di essere celiaca.
Un consiglio: servite il dolce ben freddo, con l’aggiunta di una cucchiaiata di panna montata.

 

Dolce di vaniglia e marroni
da Dolci fatti in casa di L. e G. Lauredon

500 gr. di purea di marroni al naturale
125 gr. di zucchero
3 uova
100 gr. di burro salato + 20 per lo stampo
2 cucchiaini di estratto naturale di vaniglia
1 pizzico di sale

Potete usare il purea di marroni che trovate in commercio, o, come ho fatto io, le castagne sottovuoto biologiche, già lessate. In questo caso, mettetele a bollire per qualche minuto in acqua appena salata, in modo che diventino morbide e le possiate ridurre in purea con lo schiacciapatate, dopo averle scolate.
Preriscaldate il forno  180°.
Fate sciogliere il burro a fuoco dolce, in un pentolino dal fondo spesso.  Mescolate in una ciotola la purea con lo zucchero, la vaniglia, i tuorli delle uova, il burro fuso. Aggiungete il pizzico di sale agli albumi e montateli a neve ben ferma con le fruste elettriche.  Aggiungeteli delicatamente al composto, aiutandovi con una spatola per incorporarli bene all’impasto, senza smontarli. Imburrate uno stampo da charlotte e riempitelo con il composto, livellando la superficie con una spatola.  Infornate e fate cuocere per circa 30 minuti.
Far raffreddare il dolce prima di sformarlo. Servirlo ben freddo.

 

Comments 6

  1. arabafelice

    Anche a me succede, ne compro talmente tanti che qualcuno sfugge 😀
    Meno male che tu hai ritrovato quello da cui hai preso questo bel dolce…

  2. Sara

    Deliziosa… permettimi una domanda, l’estratto di vaniglia è quello in polvere che vendono nelle erboristerie? Ne ho comprate parecchie bustine e non dispiacerebbe provare questa torta utilizzandole, ma in realtà mi pare si tratti di bacche polverizzate…. resto in attesa di chiarimenti…. i dolci sono sempre un mistero per me…
    Grazie, Sara

  3. Gio

    eh eh eh come ti capisco con la dispensa da svuotare delle cose che con il caldo poi possono finir male, c’è sempre qualcosa che dimentico… 🙂
    libri di cucina? oggi ne ho ricevuti altri due… manie da foodblogger!
    ottimo il tuo dolce! baci :*

  4. veronica

    buonissimo questo dolce che non ha tempo o stagione e per dirla tutta anche io ho tate cose in dispensa da smaltire complimentissimi

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    Author
    Patrizia

    @Margherita-A casa mia: Ciao, Marghe! 🙂
    @Arabafelice: Stefania, indirò presto una caccia al libro dimenticato 😉
    @Sara: Ciao Sara! L’estratto di vaniglia che ho io è liquido, molto intenso nella fragranza. Credo che il tuo sia proprio vaniglia macinata naturale. Va benissimo comunque: dosala secondo quanto è riportato in confezione. O secondo il tuo gusto.
    @Gio: Dai, dai…svelaci che libri. Altra mania da foodblogger è il vecchio ” celo, celo…manca” 😉
    @Veronica: Grazie! 🙂

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