Oves moles
Immaginatevi le ombre e i silenzi di un convento di Carmelitane, ad Aveiro, Portogallo. I lembi delle lunghe vesti sfiorano i pavimenti tirati a lucido, le mani bianche delle monache accarezzano il legno antico profumato di cera d’api di inginocchiatoi e credenze.
La cucina è ampia, luminosa, profuma delle spezie venute dalle colonie d’oltremare: sul fuoco caramella lo zucchero di canna, spandendo nell’aria il suo esotico aroma.
Una giovane suora sguscia uova in una ciotola capiente: gli albumi serviranno alle lavandaie del convento, che li useranno per inamidare le vesti, e alle sorelle che ne faranno ostie, per la Sacra Eucarestia. Che fare, però, dei tuorli lucidi e densi? Non si può buttare il cibo.
Lo zucchero caramella nella casseruola di rame.
Nascono così, nei conventi di Aveiro, i dolci che li hanno resi famosi: oves moles, tuorli montati e cotti in denso sciroppo di zucchero.
La tradizione li vuole conservati tra due sfoglie di ostia, a forma di conchiglia, pesce, crostaceo, oppure serviti in contenitori individuali a forma di piccole botti.
(foto web)
Dolce semplice e buono, adatto a piccoli e anziani, goloso e facilissimo nell’esecuzione.
Eccolo, per l’Abbecedario Culinario d’Europa!
Oves moles
1 tuorlo
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di acqua
cannella o buccia di limone
queste le dosi base. Per una persona sono necessari almeno due tuorli.
Mettete in un pentolino dal fondo spesso lo zucchero coperto dall’acqua. Mescolate e mettete sul fuoco. Fate cuocere fino a ottenere uno sciroppo denso.
Battete i tuorli in una ciotola con una forchetta.
Fate leggermente intiepidire lo sciroppo, poi unite poco alla volta ai tuorli, in modo che non si cuociano con il calore.
Riportate il composto nel pentolino, sul fuoco basso, e mescolate fino a raggiungere una densità cremosa.
Versate in ciotole individuali
Potete profumare con cannella o buccia di limone grattugiata.
Comments 10
Patrizia, mi è quasi sembrato di stare nel convento insieme alle suore!! 😉 ci hai fatto assaporare un’atmosfera mistica di serenità e profumi!! Complimenti!!
Ciao Patrizia,
levami una curiosità: ma rimane una crema semi liquida o si rassoda consentendo così di racchiuderlo nell’ostia? questa ricetta mi incuriosisce molto.
Buona serata, Rosanna
Ecco dove vanno a finire tutti gli albumi rimasti dai dolci stracarichi di tuorli. Bel racconto Patrizia, grazie!
Author
@Resy: Grazie! 🙂
@Rosanna: Ciao cara! Direi che la densità la decidi tu, al momento della preparazione dello sciroppo: più è denso, maggior densità conferirà alla preparazione. Ora posto la foto degli Oves racchiusi nello scrigno di ostia (ieri la connessione qui non andava proprio!) Anche così, cremosi al cucchiaio sono deliziosi: le ragazze se li sono allegramente spazzolati tutti (meno male che quando cucino assaggio! neppure un bicchierino si è salvato!)
@Anima Paleo: 🙂
Ma che bonta’! Puoi mandarmene una porzione?
bella ricetta, bellissimo racconto. un bacio all’uovo
Author
@PolaM: Ma certo!! 🙂
@silvia.moglie: un abbraccio grande!
Non si finisce mai di imparare questa storia prorpio non la conoscevo. Carinissima. Un saluto Emanuela.
Adoro Lisbona ed il Portogallo…nel mio blog è presente qualche ricettina portoghese…vieni a dare una sbirciatina.
ciao 😉
Sono in ritardo, sono in ritardo, sono in ritardo…
Quasi-mantra che ben conosco (sigh!). Ma prometto, te la mando la ricetta, te la mando. 🙂